Brevi notizie dal mondo di cronaca ed attualità



Cosa succede mel mondo che non dicono i tg !

18-04-2025 LA GUERRA IN SUDAN

**Sudan: I Media in Esilio, Fonti Fragili di Notizie su una Guerra Dimenticata** Due anni fa, il 15 aprile 2023, il Sudan è sprofondato in una guerra civile che ha devastato il paese e costretto milioni di persone a fuggire. Mentre il mondo sembra aver dimenticato questo conflitto, una rete di giornalisti sudanesi in esilio continua a lottare per tenere accesi i riflettori su una delle crisi umanitarie più gravi del nostro tempo. Almeno dieci testate giornalistiche sudanesi in esilio sono nate o hanno continuato a operare da quando è scoppiata la guerra. Più di 400 giornalisti hanno cercato rifugio nei paesi vicini, soprattutto in Egitto. Questi professionisti dell'informazione, nonostante le avversità, forniscono una copertura essenziale degli abusi contro i civili e delle atrocità commesse nel conflitto. Tuttavia, la loro situazione è precaria: lavorano in condizioni di grande incertezza e spesso senza le protezioni necessarie. Reporters Without Borders (RSF) ha già aiutato oltre 50 giornalisti sudanesi in esilio con sovvenzioni e chiede ai paesi ospitanti di garantire loro stabilità e sicurezza. L'organizzazione sollecita anche l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) a rafforzare le misure di protezione per evitare espulsioni e a dare priorità ai giornalisti nei programmi di reinsediamento. Inoltre, RSF esorta la comunità internazionale a sostenere maggiormente questi media in esilio, vitali per una informazione libera e indipendente. L'Egitto, che ospita il maggior numero di giornalisti sudanesi in esilio, è anche il paese dove il loro lavoro è più rischioso. Il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi e i suoi servizi di sicurezza sono alleati stretti del regime militare sudanese guidato dal generale Abdel Fattah al-Burhan. Questo rende il lavoro dei giornalisti in esilio estremamente pericoloso. Ad esempio, nel maggio 2023, la tv Sudania 24 è stata costretta a interrompere le trasmissioni dal Cairo dopo aver invitato una figura politica dell'opposizione civile. La guerra in Sudan ha già causato decine di migliaia di vittime civili e ha costretto oltre 12 milioni di persone a fuggire, sia all'interno del paese che nei paesi vicini. La comunità internazionale deve fare di più per proteggere questi giornalisti coraggiosi e garantire che possano continuare a raccontare la verità su una guerra che il mondo sembra aver dimenticato.

Guerra ai danni di Gaza Al-Mawasi


18-04-2025 ANCORA ATTACCHI ALLA POPOLAZIONE DELLA STRISCIA DI GAZA DA PARTE DI ISRAELE

### Attacchi Israeliani su Tende a Gaza: Un Massacro di Civili Negli ultimi giorni, gli attacchi aerei israeliani hanno colpito ripetutamente le tende che ospitano i palestinesi sfollati a Gaza, causando un numero elevato di vittime civili, tra cui molti bambini. Questi attacchi hanno suscitato indignazione internazionale e hanno messo in luce la gravità della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. #### Attacchi Devastanti Gli attacchi israeliani hanno preso di mira tende in diverse aree di Gaza, inclusa la cosiddetta "zona sicura" di al-Mawasi. In un solo giorno, almeno 35 palestinesi sono stati uccisi, molti dei quali erano bambini. Un attacco particolarmente devastante ha colpito un campo di sfollati ad al-Mawasi, dove diverse persone sono state bruciate vive. Questo attacco ha scioccato la comunità internazionale e ha sollevato interrogativi sulla legalità e sulla moralità delle operazioni militari israeliane a Gaza. #### Vittime Civili Le vittime degli attacchi includono un numero significativo di bambini e donne. Secondo le fonti locali, molti degli sfollati uccisi stavano cercando rifugio in tende improvvisate dopo essere stati costretti a lasciare le loro case a causa dei continui bombardamenti. La situazione è particolarmente critica per i bambini, che rappresentano una parte sostanziale delle vittime. Rapporti recenti indicano che oltre 100 bambini sono stati uccisi o feriti ogni giorno negli ultimi dieci giorni, a causa di bombardamenti indiscriminati. #### Reazioni Internazionali La comunità internazionale ha condannato gli attacchi, con diverse organizzazioni per i diritti umani che chiedono un'indagine indipendente. L'Ufficio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) ha espresso preoccupazione per la sicurezza dei civili a Gaza e ha chiesto a Israele di garantire la protezione delle persone sfollate. Tuttavia, nonostante le condanne, gli attacchi continuano, mettendo a rischio sempre più vite innocenti. #### Situazione Umanitaria La situazione umanitaria a Gaza è catastrofica. Migliaia di persone sono state costrette a vivere in tende improvvisate vicino agli ospedali, sperando che queste aree siano meno soggette ad attacchi. Tuttavia, anche queste "zone sicure" non sono immuni dagli attacchi israeliani. La scarsità di cibo, medicine e altre risorse essenziali sta aggravando ulteriormente la crisi, con gli ospedali sopraffatti dal numero di feriti. #### Conclusione Gli attacchi israeliani sulle tende a Gaza rappresentano una delle pagine più buie del conflitto in corso. La comunità internazionale deve agire con urgenza per fermare questa violenza e garantire la protezione dei civili palestinesi. Solo attraverso un intervento deciso e una pressione diplomatica si potrà sperare di porre fine a questa tragedia umanitaria.

Ancora attacchi nella striscia di Gaza da parte di Israele


18-04-2025 AL VIA IL VACCINO PER INFLUENZA AVIARIA H5N

Un nuovo vaccino, attualmente in fase di sviluppo presso l'Università di Buffalo negli Stati Uniti, ha mostrato risultati promettenti contro una variante del virus H5N1, responsabile dell'influenza aviaria. Questo studio, pubblicato su "Cell Biomaterials", si focalizza sulla variante 2.3.4.4b, che ha causato numerosi focolai tra uccelli selvatici e pollame, oltre a infettare diversi mammiferi, tra cui bovini e gatti domestici. I ricercatori hanno condotto test su topi utilizzando una piattaforma vaccinale innovativa che combina due proteine essenziali: emoagglutinina (H5) e neuraminidasi (N1). I risultati hanno evidenziato che l'uso di H5 da sola garantisce una protezione completa contro il virus, mentre N1 offre una protezione parziale. La combinazione di entrambe le proteine non ha mostrato un miglioramento significativo rispetto all'uso di H5 da sola. Questo approccio potrebbe rappresentare un passo avanti verso lo sviluppo di vaccini più efficaci e versatili, necessari per contrastare l'evoluzione dei ceppi di influenza aviaria che stanno diventando resistenti ai vaccini esistenti. Sebbene il lavoro sia ancora in corso, i risultati ottenuti finora sono incoraggianti e aprono nuove prospettive per la lotta contro questa malattia.

In prova il vaccino H5n Influenza aviaria